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Consigli Per Imparare L’Italiano: #8 Devo Studiare La Grammatica?

TIP 8: Conversazione E Grammatica Vanno Di Pari Passo

La risposta può sembrare facile a uno studente:

Voglio imparare l’italiano

–> perché? Perché vorrei saper parlare

–> Non mi interessa la grammatica, voglio solo fare conversazione

L’antipatia degli studenti per la grammatica ha probabilmente molto a che vedere con metodi antiquati che una volta gli insegnanti adottavano: si tendeva a partire da un libro di grammatica, spiegare le regole, dare esercizi, e basta o poco più. Questo rendeva il processo di apprendimento più lento e noioso.

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La conversazione è necessaria, senza ombra di dubbio. Non è possibile imparare a usare una lingua poggiandosi solo sulla carta e sugli esercizi: ricordo che la conversazione era spesso ignorata dai miei insegnanti di inglese al liceo, e così lo era anche dagli insegnanti di tedesco all’università! Eppure, la conversazione era parte dell’esame finale, in un passaggio dalla grammatica studiata al parlato tutt’altro che automatico. Non è difficile immaginare, quindi, che molti di noi avevano difficoltà, semplicemente perchè poco abituati a sentire il suono della nostra voce che parla quella lingua.

Una cosa è quello che pensiamo di sapere, un’altra è quello che il nostro cervello ha davvero assimilato, digerito.

Come molti studi recenti dimostrano, le due vanno di pari passo: non si può imparare una lingua senza praticarla, ma è vero anche il contrario, perchè non si può imparare a parlare se non si sa quello che si sta facendo con la lingua e quindi perchè si sta formulando una frase in un certo modo.

La lingua italiana deriva dal latino e ne conserva alcuni elementi, come la differenza tra maschile e femminile – che si riflette anche in alcuni tempi verbali – e in generale una struttura che la rende più complessa rispetto, ad esempio, all’inglese, una lingua dove la flessione verbale è piuttosto intuitiva.

Come spiego chiaramente ai miei studenti, grammatica e conversazione vanno di pari passo anche soltanto per un motivo molto semplice: l’alternativa è formulare frasi a caso e incrociare le dita perchè l’interlocutore capisca, o altrimenti passare subito a una lingua comune, come l’inglese.

Per evitare questo, gli approcci più moderni uniscono i due aspetti e promuovono metodi dove la grammatica si impara attraverso giochi, attività divertenti dove si abbassano le barriere che il nostro cervello istintivamente alza – condizionato dalla società, dall’ambiente, dalle esperienze pregresse e così via, così che lo studente riesca ad imparare in una situazione libera da stress, un pò come un bambino che apprende la propria lingua madre in maniera naturale, senza porsi troppe domande sulle eventuali regole che sta applicando.

Per questo motivo, idealmente una lezione dovrebbe includere un pò di tutto: ascolto con video/canzoni/film, parlato, scritto, lettura. Se dico “idealmente” è perchè non sempre è possibile, dal momento che ogni studente ha il proprio ritmo ed è giusto rispettarlo, anche a costro di sacrificare un’attività, specie nel caso delle lezioni private con il singolo studente.

E voi? Cosa ne pensate? Ricordate che approccio usavano i vostri insegnanti di lingua a scuola e cosa potreste dire che ha funzionato a lungo termine?

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