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Consigli Per Imparare L’Italiano: #5 Non Tradurre Parola Per Parola

Consiglio 5: Non Tradurre Parola Per Parola

Aggrapparsi alla traduzione nella lingua madre è una tentazione, specie nelle prime fasi dell’apprendimento di una lingua. Ma non necessariamente funziona, e di sicuro non sempre: potrebbero esserci espressioni legate alla cultura e quindi queste non funzioneranno se tradotte parola per parola.

A volte è l’ordine a variare: pensate ai pronomi diretti e indiretti in inglese e in italiano: “I have told you the truth” è “ti ho detto la verità”. Quindi se volete mantenere la struttura più familiare inglese, avrete “io ho detto ti/tu/te la verità”, il che è sbagliato perché in italiano il pronome va prima del verbo e non dopo.

Facendo così, la mente non si allena a produrre strutture nella lingua straniera, ma rimane bloccata tra due sistemi linguistici che si confondono e sovrappongono di continuo – e in maniera spesso inesatta.

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Il cambiamento vero e proprio avviene quando si arriva a un momento in cui non si avrà più bisogno di tradurre di continuo, ma si produrranno frasi in italiano quasi automaticamente.

Non è facile ed è un processo lento, quindi come si fa?

Invece di memorizzare parole isolate, provate a memorizzare l’intera frase e capire che significato ha nel contesto. Infatti io insisto sempre molto sull’evidenziare quanto non sempre la traduzione aiuti e anzi spesso confonde ancora di più, perchè quello che conta è il contesto di quella singola parola più che le due varie traduzioni. Questo è particolarmente vero che l’italiano, una lingua che si poggia molto sui gesti e sul tono della voce.

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